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7.11.02

Arte e pc per una didattica senza barriere
da Webscuola
Scopriamo insieme le possibilità di una didattica accessibile ai non vedenti, i consigli di un esperto tra creatività e tecnologia. 5/11/2002

Intervista a Vladimir Kallistov, musicologo, artista/ricercatore, insegnante.

Spesso a scuola i docenti si trovano in difficoltà quando in classe c’è un alunno non vedente. Ancora oggi lo studente non vedente o, in generale, disabile è vissuto dalla scuola come un problema. Tale atteggiamento denota una difficoltà ed un ritardo della didattica tradizionale, ma non solo, nel prevedere reali percorsi di integrazione degli studenti portatori di handicap. In questi anni però si sono aperte potenzialità notevoli, anche grazie al coraggio e alla creatività di molti non vedenti che hanno saputo osare oltre i limiti dei campi delle attività tradizionalmente riservate ai ciechi. Nel frattempo l’apporto delle nuove tecnologie è stato rilevante. Vladimir Kallistov, anch’egli non vedente, è un artista che realizza quadri sonori e vive in prima persona numerosi risvolti della rivoluzione informatica. I suoi suggerimenti sono preziosi per chi voglia innovare la propria didattica.

Quali sono le potenzialità degli strumenti informatici per non vedenti?

Le tecnologie danno la possibilità di accesso immediato alle informazioni, senza l’intervento di persone terze. Giornali, notizie on-line, biblioteche elettroniche oggi sono accessibili al 70-80%. Questo consente di partecipare alla vita reale di ogni giorno.
In un certo senso la tecnologia ci consente di recuperare la vista. In generale, più impari a utilizzare il pc e più ti rendi autonomo.

Quali utilizzi si possono ipotizzare?

Oggi si può accedere ad informazioni personalizzate, magari su questioni riservate, senza dover ricorrere ad un lettore, utilizzando gli standard OCR (Optical Character Recognising). Con lo scanner si possono leggere i libri che ti interessano, non solo quelli che trovi tradotti in braille o registrati su cassetta per decisione di altri. Oppure leggere personalmente tutto quello che, per ragioni di riservatezza personale, si vuole tenere per sé.

C’è poi la possibilità di condividere informazioni …

C’è la possibilità di interscambio immediato della corrispondenza attraverso le email. Oppure attraverso la posta tradizionale, grazie allo scanner che permette la lettura del testo.

E gli utilizzi in ambito lavorativo?

In ambito lavorativo ha costituito una svolta la possibilità di utilizzare data base, l’accesso a banche dati o la possibilità di lavorare con i call center. Interessanti anche alcuni programmi di ragioneria che offrono la possibilità di una maggiore autonomia in ambito professionale.

Cosa possiamo dire invece per quanto riguarda gli hobby?

Un’altra attività significativa è l’elaborazione dei suoni o il lavoro su brani musicali. Come, ad esempio, la possibilità di masterizzare il suono. Siamo nell’ambito del divertimento, ma anche per me - che lavoro con la musica - è stata l’occasione di scoprire potenzialità non immaginabili.

E quali sono invece le difficoltà?

La grafica onnipresente. Ci sono siti molto belli ma inaccessibili ad un non vedente, oggi lo sviluppo software prende sempre più la direzione della grafica.

Tra gli strumenti che "leggono" lo schermo ha un buon prodotto/software da consigliare?

Jaws o Wineyes sono i programmi che permettono sentire attraverso un sintetizzatore della voce, o leggere attraverso i display braille cio’ che appare sullo schermo. Questi programmi possano essere configurati con molta flessibilità secondo le esigenze dell’utenza. Presentano molte opzioni e si possono inserire molti miniscript nel programma che in questo senso e’ aperto per essere "addestrato".

Bisogna comunque ricordare che la volontà di imparare e le capacità del singolo determinano i risultati migliori. Il non vedente lavora con il PC utilizzando prevalentemente la tastiera standard (non mouse), naviga in modo diverso dal vedente, basandosi sulle informazioni che gli offre il sintetizzatore vocale o display braille e non sulla base dell’ immagine visualizzata sullo schermo.

E gli scanner sono sempre affidabili?

Il problema è sempre la grafica, alcune linee presenti nell’impostazione grafica vengono poi tradotte dal computer come caratteri non riconoscibili che "sporcano" il testo riconosciuto. Ma esistono prodotti molto potenti come Fine Reader che, invece, permette una riproduzione molto precisa.

Lei svolge anche attività di formatore. Ha qualche suggerimento per i docenti?

Il problema di fondo è comunque la preparazione degli insegnanti. Infatti tra l’utilizzo del pc come utente e l’utilizzo del computer con un non vedente nell’insegnamento c’è una bella differenza. I docenti dovrebbero quindi essere informati e preparati anche all’uso dei nuovi strumenti informatici.
Io sto facendo un corso di formazione professionale per docenti della provincia di Roma, allo scopo di preparare 10 insegnanti in informatica. Tra i docenti partecipanti al corso vi sono sia vedenti che non vedenti.

Parliamo adesso di un altro aspetto della sua vita: in cosa consiste la sua attività di pittore sonoro?

Sviluppo uno specifico aspetto dell’arte post moderna. Non si ritrae la realtà, ma la realtà reinterpretata dall’artista: questo aspetto di visione alternativa viene accentuata dal non vedente. In questo senso posso dirmi orgoglioso di non vedere perché ciò mi permette di conoscere la realtà secondo le modalità diverse da quelle standard.

E come avviene tutto questo?

Come dicevo è un’immagine alternativa senza colori, dove gli oggetti non sono così determinati.
Si crea un tappeto sonoro e si guida lo spettatore in un’esperienza fatta di voci suoni e rumori. In futuro si potranno avere anche esperienze tattili e olfattive, la linea di sviluppo è questa. In pratica si guida lo spettatore in un contesto, all’interno di un quadro sonoro e lo si lascia poi libero di immaginare e sognare la realtà. Io disegno quadri utilizzando i suoni. Il mio è come un disegno astratto: metto in una sala un tavolo con un oggetto (forse un piatto?) su cui metto un altro (forse una fetta di torta?). Il tutto circondato da suoni. Evoco una situazione.

Può farci un esempio?

Possiamo sentire persone che si danno il benvenuto, salutandosi. Poi possiamo sentire in sottofondo un’orchestra sinfonica che accorda gli strumenti, il rumore di passi, delle sedie che si spostano. Poi, come fa il pittore lavorando con la macchia di colore, posso inserire una nota impressionistica, uno "spruzzo" di applausi ad esempio. I volti, le luci e il resto della scena sta al pubblico immaginarlo. Il mio lavoro di artista consiste nel fatto di averli portati lì, calandoli in quella situazione.

Come viene diffuso il suono?

Si tratta di esperimenti in quadrifonia. Nella vita infatti sentiamo i suoni da più direzioni. Invece con lo stereo si opera una riduzione dello spazio sonoro a livello unidirezionale. Il suono si trova solo a destra o a sinistra, ma manca la profondità.

Ci sono occasioni per il pubblico di sperimentare questa forma di arte?

La prima e’ stata presentata a Amburgo il giorno 14 giugno 2002, in occasione dell' incontro internazionale dedicato alle attivita’ satellite della mostra Dialogo Nel Buio. Mi piacerebbe portare l’ascolto dei quadri anche all’interno di Dialogo nel buio di Milano, di cui mi sono occupato in parte della sonorizzazione.

Matteo Ganino